All'incirca due chiacchiere sulla nuova collezione...
In attesa di vederli sul sito, in anteprima ce li ha solo Juna... come non sapete chi è Juna?! (Date un'occhiata qui và!)
Insomma vi dicevo, in attesa di vederli sul sito e magari appesi al collo di qualche bella donzella, vi parlo dei MilleNodi e delle strane etichette che vi troverete attaccate.
Essì perché a me mò mi è venuta la mania di sapere i fatti vostri!
C'è pure un hashtag scritto (oh, le etichette sono fatte a mano, una ad una!... e sì l'hashtag lo dovete usare che se no io non mi posso fare i fatti vostri!).
La linea guida è minimal.
La memoria, il nodo al fazzoletto, un nodo in gola (che deriva da qualcosa che è successo e non riesce ad uscire), quel "Ah, me lo segno!"
Insomma, un qualcosa che ci promettiamo o che dobbiamo tenere a mente, nella buona o nella cattiva sorte.
Nodi, insomma, comunque vogliate declinarli!
Questi in particolare parlano di mare... o di mari per meglio dire.
Quelli di Taranto che mi ha fatto segnare certe cose:
La malinconia di un posto (ho un serio problema con la malinconia mi sa), gli incontri, la mancanza che si fa sentire... insomma, altre promesse!
Vuoi o non vuoi uno le fa... ma chissà se le mantiene!
E allora, dai, prendiamoci un po' meno sul serio... voi che mi promettete? Una promessa a breve durata, di quelle candide che poi vallo a sapere se riuscirete a mantenere!
Tipo:
"#ouFridawé Prometto che sarò meno acida del solito... tipo per 2 minuti!"
oppure
"#ouFridaWé prometto che non mi mangio più le unghie"
Usate qualsiasi mezzo tecnologico a vostra disposizione: Instagram, Facebook, Twitter, teletrasporto... fate voi.
Basta che me lo fate sapere!
Il tag da usare è #ouFridawé (mi raccomando con l'accento a destra) e se indosserete uno dei miei accessori mi farete ancora di più felice! :)
bhe?
Allora, me lo promettete? :)
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giovedì 16 aprile 2015
giovedì 26 marzo 2015
... caduti i denti da latte mi so cresciute le borchie.
e come ti è venuto in mente di aggiunge ste borchie?
La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è... no, non è 42. Sono le borchie!
Sarò breve.
... Insomma un bel giorno trovo alle Pezze Americane -i pugliesi capiranno di cosa sto parlando- questa bancarella che vende minuterie. Era già da qualche anno che smanuzzavo con le mie creazioni e cercavo qualcosa di nuovo.
Mi capitano ste borchiette tra le mani e allora che borchie siano! E' nato per caso.
Questo è l'atto.
Che poi quel "per caso" fosse stata più che una casualità, ci sono arrivata dopo.
Perché il "Caso" molto spesso non c'entra niente, è questione di psicologia più o meno inconscia o palesata (nel mio caso psicologia spiccia).
Era appena iniziato il mio periodo delle borchie.
Uno svolgimento di meretrici in calzoni, soggetti dalla vista più o meno stereoscopica e capelli più o meno rasati.
L'Era del post Lisbona,
del post "eterotopia visiva",
il post laurea,
il post - ma pure mò - che cazzo faccio?,
il post patente,
il post "ho azzoppato non prendo più la macchina".
Il post dopo un pre in un mentre ancora attivo.
Un groviglio, un miscuglio di roba incasinata in cui sto ancora cercando di mettere ordine e, credetemi, se riusciste a vedere la mia cameretta capireste perché questa cosa mi risulti ardua.
Insomma... caduti i denti da latte, mi so cresciute le borchie.
p.s. Ora, per una serie di cose i miei amici mi danno dell"Acida & Asociale". Ah! Gli amici... che valli a chiamà amici poi!
[caption id="attachment_88" align="aligncenter" width="596"]
Foto di Federica Frisoli. Clicca sulla foto per saperne di più![/caption]
Come sempre, le mie novità (anche quelle meno incazzose) le trovate qui:
On #Etsy: https://www.etsy.com/shop/FridaWer
Su #Alittlemarket: http://www.alittlemarket.it/boutique/fridawer
La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è... no, non è 42. Sono le borchie!
Sarò breve.
... Insomma un bel giorno trovo alle Pezze Americane -i pugliesi capiranno di cosa sto parlando- questa bancarella che vende minuterie. Era già da qualche anno che smanuzzavo con le mie creazioni e cercavo qualcosa di nuovo.
Mi capitano ste borchiette tra le mani e allora che borchie siano! E' nato per caso.
Questo è l'atto.
Che poi quel "per caso" fosse stata più che una casualità, ci sono arrivata dopo.
Perché il "Caso" molto spesso non c'entra niente, è questione di psicologia più o meno inconscia o palesata (nel mio caso psicologia spiccia).
Era appena iniziato il mio periodo delle borchie.
Uno svolgimento di meretrici in calzoni, soggetti dalla vista più o meno stereoscopica e capelli più o meno rasati.
L'Era del post Lisbona,
del post "eterotopia visiva",
il post laurea,
il post - ma pure mò - che cazzo faccio?,
il post patente,
il post "ho azzoppato non prendo più la macchina".
Il post dopo un pre in un mentre ancora attivo.
Un groviglio, un miscuglio di roba incasinata in cui sto ancora cercando di mettere ordine e, credetemi, se riusciste a vedere la mia cameretta capireste perché questa cosa mi risulti ardua.
Insomma... caduti i denti da latte, mi so cresciute le borchie.
p.s. Ora, per una serie di cose i miei amici mi danno dell"Acida & Asociale". Ah! Gli amici... che valli a chiamà amici poi!
p.s del p.s. In uno slancio un po' più poetico potrei dirvi che le borchie
"Sono le spine poste ad una fragilissima rosa".
Oh, effettivamente potevo esordire così e basta!
[caption id="attachment_88" align="aligncenter" width="596"]

Come sempre, le mie novità (anche quelle meno incazzose) le trovate qui:
On #Etsy: https://www.etsy.com/shop/FridaWer
Su #Alittlemarket: http://www.alittlemarket.it/boutique/fridawer
lunedì 16 marzo 2015
L'Importanza di essere Millegiri... ma come mi è venuto in mente?!?!?!
da dove se ne esce Millegiri?
Ok. Tecnicamente non posso dire che siano 1000 i giri che faccio con il filo attorno alla corda. Probabilmente ne sono di più.
Però diciamo che suona meglio MilleGiri che UnSaccoDiGiri o NonHoContatoIGiri, ecco.
I Millegiri poi sono tutte quelle parole che utilizziamo quando giriamo attorno ad una cosa... e allora lì si sprecano le parole, si spreca tempo, attorno a concetti che già sai o che vuoi sapere ma se ci giri troppo attorno non saprai mai.
Insomma è la solita cosa non necessaria, un po' come tutti gli accessori. Si vive anche senza, però con un po' di colore, semplice, lineare, si vive nà 'ndicchia meglio :).
E, sì, questa cosa, vale anche per le parole.
Insomma, ci complichiamo troppo la vita e per di più su cose poco necessarie o su finzioni o illusioni.
Bene, ora sapete qualcosa di più sui MilleGiri, sul perché si chiamano così e sul fatto che, un po', ricerco la semplicità (beh, insomma sì, potete intuirlo).
E allora, qualche minuto di Standby, please: meglio un giro-collo-colorato per respirare un po' di "aria fresca".
E poi, ce ne sarebbero ancora di cose da dire, sul fatto che queste collane sono state un arrivo semplice da un processo complicato. Si fa sempre un grande sforzo a semplificare... chi l'avrebbe mai detto.
Sono la "parte" più semplice delle mie creazioni. Basic. Solo colore, niente fronzoli o barocchismi vari, insomma sì mille giri ma tutti necessari.
Ah, sì, e poi c'è quella sottile linea d'incazzatura che fa spuntare qualche borchietta...
Ma quella delle borchie è un'altra storia e siccome ho macinato troppi tasti (le cose lunghe annoiano come i millegiri di parole) ve la racconto un altro giorno. :p
Mi raccomando, diffidate dalle imitazioni, eh! ;)
[caption id="attachment_78" align="aligncenter" width="401"]
Millegiri Basic Chockers: Wool necklace. Girocolli Autunno/Inverno in lana.[/caption]
[caption id="attachment_79" align="aligncenter" width="323"]
Millegiri Basic Chockers: Cotton necklace. Girocolli Primavera/Estate in cotone.[/caption]
Ok. Tecnicamente non posso dire che siano 1000 i giri che faccio con il filo attorno alla corda. Probabilmente ne sono di più.
Però diciamo che suona meglio MilleGiri che UnSaccoDiGiri o NonHoContatoIGiri, ecco.
I Millegiri poi sono tutte quelle parole che utilizziamo quando giriamo attorno ad una cosa... e allora lì si sprecano le parole, si spreca tempo, attorno a concetti che già sai o che vuoi sapere ma se ci giri troppo attorno non saprai mai.
Insomma è la solita cosa non necessaria, un po' come tutti gli accessori. Si vive anche senza, però con un po' di colore, semplice, lineare, si vive nà 'ndicchia meglio :).
E, sì, questa cosa, vale anche per le parole.
Insomma, ci complichiamo troppo la vita e per di più su cose poco necessarie o su finzioni o illusioni.
Bene, ora sapete qualcosa di più sui MilleGiri, sul perché si chiamano così e sul fatto che, un po', ricerco la semplicità (beh, insomma sì, potete intuirlo).
E allora, qualche minuto di Standby, please: meglio un giro-collo-colorato per respirare un po' di "aria fresca".
E poi, ce ne sarebbero ancora di cose da dire, sul fatto che queste collane sono state un arrivo semplice da un processo complicato. Si fa sempre un grande sforzo a semplificare... chi l'avrebbe mai detto.
Sono la "parte" più semplice delle mie creazioni. Basic. Solo colore, niente fronzoli o barocchismi vari, insomma sì mille giri ma tutti necessari.
Ah, sì, e poi c'è quella sottile linea d'incazzatura che fa spuntare qualche borchietta...
Ma quella delle borchie è un'altra storia e siccome ho macinato troppi tasti (le cose lunghe annoiano come i millegiri di parole) ve la racconto un altro giorno. :p
Mi raccomando, diffidate dalle imitazioni, eh! ;)
[caption id="attachment_78" align="aligncenter" width="401"]

[caption id="attachment_79" align="aligncenter" width="323"]

I MilleGiri, oltre che a casa mia, stanno anche qui:
On #Etsy:
https://www.etsy.com/shop/FridaWer
Su #Alittlemarket:
http://www.alittlemarket.it/boutique/fridawer
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